Architettura sperimentale

Originally posted 2018-04-14 05:40:55.

L’architettura sperimentale è una branca della disciplina architettonica interessata allo sviluppo di progetti concettuali che sfidano pratiche convenzionali e consolidate. Il suo obiettivo principale è esplorare percorsi originali di pensiero e sviluppare strumenti e metodologie di progettazione innovativi.

L’architettura sperimentale è stata portata in discussione da Peter Cook nel 1970, con la pubblicazione del suo libro “Experimental Architecture”. Attraverso letture critiche di diversi progetti del ventesimo secolo – architettonici e urbani – Cook ha istigato modi per contrastare le regole architettoniche che “ricadono sulla tradizione, sulla stilizzazione o sul non poter”.

Definizione
La definizione di Experimental Architecture come campo disciplinare distinto è principalmente dovuta al lavoro e alla ricerca di Lebbeus Woods, che ha dedicato la sua carriera all’esplorazione del potenziale portato da un approccio sperimentale all’architettura. Nel 1988 Woods ha fondato l’Istituto di ricerca per l’architettura sperimentale (RIEAch), con l’intento di promuovere e sviluppare metodi sperimentali nell’ambito dell’educazione e della pratica architettonica. La prima conferenza RIEAch su Experimental Architecture si è tenuta dal 4 all’8 agosto 1989 presso la Emmons Farm a Oneonta, New York. Da allora, Experimental Architecture ha influenzato la pedagogia di varie scuole e istituzioni, come SCI-ARC, Los Angeles; Cooper Union, New York; e “The Bartlett” (Faculty of the Built Environment) presso l’University College di Londra.

Metodologia
Seguendo la borsa di studio di Woods, Experimental Architecture applica un approccio scientifico alla ricerca, richiedendo che gli sviluppi di strumenti e metodologie possano essere registrati, valutati e discussi in una comunità di pari. La contestualizzazione nella tradizione scientifica deriva, per esempio, dall’interesse di Woods per il determinismo di causa-ed effetto di Newton; la sua critica di Cartesio; e la sua dedizione nello sviluppo di pratiche di progettazione per esplorare alternative allo spazio cartesiano.